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Il Bilancio di previsione dimostra la mancanza di strategia dell’amministrazione

Un bilancio ragionieristico, privo di cuore e di coraggio che dimostra, per l’ennesima volta, la mancanza di una strategia per la città da parte di questa amministrazione. Il bilancio di previsione non interpreta le esigenze di Siena, che rispetto al sindaco De Mossi e al suo staff è molto più avanti rispetto a come la rappresentano i numeri del documento previsionale

Ennesima occasione persa. L’atto approvato dal consiglio – continua Pacciani – è l’ennesima occasione persa per dare alla città una prospettiva di sviluppo seria e credibile. Un vuoto di idee che viene da lontano e ci pone di fronte a una discrasia molto pericolosa: da un lato c’è Siena, una città che cambia e che ha bisogno di progetti e strategie da mettere in campo subito. Dall’altro c’è una giunta chiusa in sé stessa, impegnata solo a vivacchiare, lacerata da divisioni interne e da nodi politici irrisolti. Tutto questo ha, inevitabilmente, effetti amministrativi negativi, come dimostra il bilancio di previsione appena approvato”.

Una città senza investimenti e senza progetti

Mi limito a evidenziare le criticità che emergono da due punti importanti del previsionale. Il primo è quello relativo al fondo redditi, destinato agli investimenti per la città, che risulta fermo a scarsamente utilizzato. Un segno di inattività che è la cifra caratterizzante questa amministrazione. Il mancato utilizzo di queste risorse, al netto dei dubbi sulla loro esigibilità, è il vero freno imposto alla crescita della città che, al contrario, avrebbe bisogno di investimenti mirati per ricominciare a correre. Fa riflettere come l’assessore Fazzi risolva la questione affermando che saranno i fondi del PNRR, oltre 45 milioni, a coprire questo ambito. E se queste risorse non ci fossero? Come si può spiegare la superficialità di queste affermazioni?

Io credo che l’amministrazione in carica non sia in grado di fare investimenti perché manca di organizzazione, di visione e di capacità di tradurre in progetti le procedure che questi passaggi richiedono. Il risultato è un immobilismo preoccupante che blocca i finanziamenti e, di conseguenza, i progetti.

Un altro punto preoccupante che emerge dal bilancio di previsione è quello relativo alla società partecipate, in particolar modo Sigerico

Nessuna indicazione è stata data sui servizi e sulla gestione di quella che appare sempre più come una scheggia fuori controllo e fuori bilancio, dell’amministrazione comunale. Eppure gli affidamenti a Sigerico continuano, l’ultimo riguarda la gestione dei bagni pubblici.

Aumentano gli affidamenti dei servizi, ma mancano indagini comparative sul mercato, relazioni, informative al Consiglio Comunale. È normale tutto questo? Io credo di no e credo sia opportuno fare le opportune verifiche sia per quel che riguarda i contenuti dell’affidamento, sia per il sistema di competenze. Questo silenzio sulle partecipate, Sigerico in primis, è un campanello d’allarme rispetto al corretto funzionamento delle istituzioni che non può e non deve essere ignorato.

Credo che il bilancio di previsione abbia evidenziato, in maniera ancora più netta, la necessità di un cambio di passo per la città

Se sarò eletto sindaco vorrei ridare alla città quella fiducia che nasce, prima di tutto da una visione e poi dalla capacità di intervenire con progetti e iniziative concrete. L’immobilismo, il tirare a campare, l’incapacità di gestire la macchina amministrativa dimostrata dall’attuale Sindaco e dai suoi collaboratori stanno solo danneggiando la città e ci chiamano a un immediato cambio di marcia.