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Il candidato sindaco del Polo Civico Siena sulla notizia dell’improvvisa chiusura della mostra con lavoratori in disoccupazione

“La chiusura improvvisa della mostra di Dalì con decine di lavoratori in disoccupazione dal 30 aprile è l’ennesimo flop della giunta De Mossi e del centrodestra che sostiene Nicoletta Fabio”. Fabio Pacciani, candidato sindaco del Polo Civico Siena commenta la notizia divulgata da Radio Siena Tv sulla situazione attuale del Palazzo delle Papesse.

L’ennesimo mistero della città. “Si tratta dell’ennesimo mistero di questa città – dice Pacciani – che sta vivendo situazioni di caos, opacità e incertezza in ogni settore: dalla cultura allo sport, dalla Biblioteca comunale fino alla gestione degli asili. Ogni giorno si apre una nuova pagina buia per la città che in questi cinque anni, oltre ad essere stata amministrata male, ha vissuto sulla propria pelle gli effetti del cattivo governo e della gestione dei beni pubblici come se fossero di proprietà di pochi. Colpe che appartengono a De Mossi ma anche a tutti coloro che fino ad oggi, facendo finta di litigare, hanno tenuto salda la sua maggioranza, a partire da Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Oggi con la candidatura di Nicoletta Fabio tentano di ripulire la loro immagine ma sono i protagonisti del disastro amministrativo degli ultimi 5 anni”.

Le domande sul futuro delle Papesse

“Al sindaco De Mossi e alla sua maggioranza che hanno voluto con tutte le loro forze una mostra che, fin dall’inizio, ha riscosso dagli esperti del settore solo critiche chiediamo – continua Fabio Pacciani – quale sarà il futuro delle Papesse? Quale sarà il destino dei dipendenti che con la scadenza del contratto al 30 aprile scorso sono oggi disoccupati? Il Palazzo delle Papesse è stato realmente acquistato per 1 milioni di euro dall’organizzazione del mercante d’arte Beniamino Levi con oppure era solo una bufala?. L’augurio per i lavoratori è che il cartello sulle Papesse ‘chiusura temporanea’ non celi un atto ancora più definitivo per loro e per la città. La brutta sensazione è che purtroppo a farne le spese sarà ancora una volta tutta la comunità”.