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L’infanzia torni a essere un asset strategico per il Comune

“Investire nella scuola e invertire, con urgenza, quel processo di privatizzazione in atto oggi nel Comune di Siena sulle fasce 0 – 3 anni e 3 – 6 anni. I bambini rappresentano il futuro di una comunità e per questo devono tornare al centro delle politiche comunali, riprendendoci quel primato che ha sempre visto Siena svettare ai primi posti nelle classifiche per offerta educativa e qualità della vita dei più piccoli”. Inizia così l’intervento di Fabio Pacciani, candidato a sindaco di Siena con il Polo Civico alla vigilia dell’avvio del nuovo anno scolastico“.

Prendersi cura dell’infanzia e dei nuovi bisogni dei genitori: nuove modalità di offerta e tempi
per la fascia 0 – 6 anni

“Insieme alle associazioni civiche che mi sostengono abbiamo riflettuto molto su quanto i bisogni dei bambini siano connessi con quelli delle famiglie e dei nuovi bisogni delle mamme e dei babbi. Per questo tra le priorità del prossimo mandato, da costruire insieme a tutti i soggetti che si occupano delle comunità educative (educatrici, genitori e operatori scolastici) c’è l’individuazione di tutte quelle soluzioni in grado di mantenere e laddove possibile migliorare gli standard qualitativi, nel rispetto del regolamento regionale in materia di infanzia e di pensare a nuove modalità e tempi dell’offerta 0 – 6 anni anche sperimentando eventuali riorganizzazioni di orario. Tutto questo lo potremo fare anche investendo sul personale educativo che, a differenza di quanto fatto in questi anni dall’amministrazione De Mossi, è stato l’unico settore a non assumere nuove professionalità”.

Il diritto all’istruzione, alla socialità e al benessere dei bambini, a partire dalle mense

“In un momento economico difficilissimo – continua Fabio Pacciani – investire sulla scuola pubblica significa garantire ai bambini, al di là del reddito familiare, gli stessi diritti in termini di istruzione, socialità e benessere anche alimentare. In questi anni purtroppo il Comune di Siena ha investito pochissime risorse, andando a peggiorare anche servizi un tempo ritenuti esempi virtuosi, a partire dalla mensa scolastica che è diminuita in qualità e aumentata in termini di tariffe.

 

Un peggioramento che, oltre essere stato segnalato dalle famiglie dei bambini e dal comitato ‘Viva la pappa con il pomodoro’, è stato valutato dall’organizzazione “Food Insider“, che ogni anno stila un rapporto sulla situazione delle mense scolastiche in Italia, tra gli ultimi posti della classifica. Una città come Siena ha l’obbligo di invertire questa tendenza e garantire ai bambini pasti caldi, preparati seguendo i principi della dieta mediterranea e con prodotti di qualità e a Km 0, primi tra tutti le eccellenze DOP e IGP della Toscana. La provincia di Siena ha il privilegio di avere sul territorio prodotti certificati a livello europeo che potrebbero essere utilizzati nella nostra mensa, grazie a speciali convenzioni con i Consorzi di tutela, andando a creare un sistema virtuoso di agrifood locale”.


Riorganizzare le tariffe e uscire dalla logica dell’autoisolamento con i Comuni contermini

“Oggi più che mai – conclude Fabio Pacciani – in questa difficile congiuntura economica c’è bisogno che il Comune faccia uno sforzo in più a sostegno delle famiglie, a partire dalle tariffe cercando di ritrovare quella sinergia e quella collaborazione che c’è sempre stata con i Comuni confinanti sul fronte della riorganizzazione dei servizi educativi, a partire dal trasporto scolastico e della mensa, per arrivare agli inserimenti dei bambini non residenti nelle strutture comunali senesi”.