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Sul Museo del Palio c’è una mancanza assoluta di trasparenza

Il sindaco renda subito pubblica la convenzione tra privati e Comune di Siena sul Museo del Palio. È  urgente che la città, ma soprattutto le Contrade, siano coinvolte in una decisione che potrebbe annullare in poche pagine il ruolo del Consorzio e il peso delle Contrade rispetto al Palio, con il rischio di privatizzare la Festa.

È incredibile che un privato, in questo caso Milani direttamente coinvolto nel progetto, tenti di spiegare a noi ‘poveri cittadini’ quanto sarà bello, innovativo e soprattutto come nasce da un ‘sogno condiviso’ con la città il Museo del Palio. Incredibile ma soprattutto inaccettabile.

Un progetto a cui mancano ancora tutti i pareri di legge, ‘un sogno’ appunto, ma per chi?

A fine percorso, dopo aver elaborato il progetto, individuato la società di marketing e gli investitori privati, si presenta in ‘sole 50 slide’ il Museo del Palio al Magistrato delle Contrade e al Consorzio tutela del Palio. Il tutto senza che il sindaco abbia mai presentato il progetto e la convezione tra privati e Comune in consiglio comunale. Un’assoluta mancanza di trasparenza che non ha precedenti nel rapporto tra Comune e Contrade e che rischia di far entrare in conflitto le Contrade stesse con l’amministrazione.

Ribadisco che così come è stato posto il ‘Museo del Palio’ annunciato da De Mossi e firmato da Milani, è secondo me, nella modalità, nella proposta e nella mancata partecipazione della città, un salto nel buio. Un salto nel buio aggravato dalla poca chiarezza intorno a un documento centrale: la convenzione ventennale tra il Comune e un gruppo di privati. Convenzione che secondo Milani per rientrare di un investimento di 6 – 7 milioni di euro, i promotori privati avranno la gestione del Museo e di quello che ne è custodito per venti anni. È fondamentale che la città, ma soprattutto le Contrade, siano coinvolte e possano giudicare con trasparenza la convenzione che contiene anche i diritti sul Palio con il rischio di abdicare ai privati l’utilizzo dell’immagine e della promozione della Festa.

Così come è concepito il museo del Palio è un vero e proprio salto nel buio

Milani  ha spiegato a ‘noi poveri cittadini’ che il Museo del Palio ‘non avrà nessun apporto dalle Contrade’ senza ricordarsi che le Contrade sono il Palio.

L’aver pensato il Museo del Palio senza Contrade è fuori da ogni logica

Mi chiedo poi quanto abbia sostenuto in termini di costi il Comune di Siena fino ad oggi e se, viceversa, sono stati i privati a farsi carico degli investimenti come pensano di poter rientrare, laddove il consiglio comunale, la città e le Contrade esprimessero il loro parere negativo. Si tratta dell’ennesima gestione sconsiderata di un tema che avrebbe potuto generare confronto, parola sconosciuta a questi amministratori.