Skip to main content

Le proposte sulla cultura di Fabio Pacciani

Due proposte concrete per la cultura: realizzare una grande mostra, sul modello di quella di Duccio del 2003, dedicata al Sodoma e cogliere l’opportunità del Giubileo 2025 per rafforzare il legame di Siena con Roma, valorizzando, al contempo, quel turismo religioso che è da sempre nelle corde e nella storia della nostra città. Di questo e di altro ho avuto modo di parlare in un’intervista a La Nazione, che potete leggere, integralmente qui.

Perché una mostra su Sodoma? Perché i punti di contatto con la nostra città e il nostro territorio sono molti: dal ciclo di affreschi a Monte Oliveto alle opere presenti nella Pinacoteca Nazionale. E poi il grande artista, piemontese di nascita, ha vissuto e lavorato nella nostra città, dove è morto il 15 febbraio del 1549. A 475 anni da quella data potremmo dedicargli una grande mostra celebrando il suo genio innovatore, capace di fare da ponte tra il Rinascimento e il manierismo senese. Anche da un punto di vista storico – artistico Sodoma rappresenta chiave di lettura per capire il peso e l’importanza di Siena nel contesto mondiale della storia dell’arte.

Il triangolo Siena, Roma, Milano

Sodoma nasce a Vercelli, ma la sua storia lo porta a vivere e lavorare anche a Milano e Roma. Questo aspetto biografico dell’artista potrebbe favorire una serie di eventi e un dialogo più stretto con la Capitale e con il capoluogo lombardo. Partendo dalla mostra del Sodoma, dunque, si potrebbe creare un triangolo Siena, Milano e Roma all’insegna di appuntamenti e collaborazioni. Tutto questo potremmo e dovremmo farlo iniziando a creare un comitato promotore e un comitato scientifico e impostare il lavoro mettendo come priorità una buona pubblicità e un’importante attività di comunicazione intorno alla mostra da realizzare entro i primi due anni del mandato amministrativo

Giubileo 2025: tutte le strade portano.. a Siena

L’altra proposta è quella di “agganciare” il Giubileo del 2025, che si svolgerà 10 anni dopo quello straordinario voluto da Papa Francesco nel 2015. Siena è una capitale della cristianità e il progetto sul giubileo punta a riproporre una narrazione della città come centro produttore propulsore di cultura. Un viaggio che parte dalla storia, ma che si concretizza nel presente e si proietta nel futuro, ridando valore al patrimonio storico – artistico e provando a riaccendere quella capacità di produrre cultura che per secoli, e fino a pochi anni fa ha caratterizzato la città.

Tornare a essere produttori di cultura

Dobbiamo tornare a essere produttori di cultura e possiamo farlo valorizzando ciò che già abbiamo: luoghi e figure delle storia del nostro territorio possono essere lo spunto per valorizzare quel legame che da sempre unisce la città di Siena a quella di Roma. Questa potrebbe essere l’occasione per valorizzare quel turismo religioso che è una grande risorsa e un’opportunità di crescita per Siena, da sviluppare in sinergia con la Curia. Il tema del giubileo 2025 sarà “Pellegrini di Speranza” e avrà al centro i valori della solidarietà, della fratellanza. Siena da questo punto di vista può rappresentare un centro simbolo di questi valori, come testimonia, in maniera plastica, la presenza del Santa Maria della Scala lungo la strada Romea.

Rientrare nella Fondazione musei senesi e “restituire” il Santa Maria della Scala alla città

Nel corso della mia intervista abbiamo parlato di Sodoma, del progetto Giubileo 2025, ma non solo. Rispetto alla Fondazione musei senesi ho dichiarato che, se fossi eletto sindaco, farei rientrare subito Siena all’interno della Fondazione, mentre riguardo al Santa Maria della Scala credo che lo  strumento della Fondazione è valido solo se riesce ad aprire la città all’esterno, a grandi competenze, se riesce ad attrarre risorse, idee e progetti.

Bisogna abbandonare la strada un po’ provinciale che si è presa, legata a dinamiche politiche cittadine

Il tutto con un obiettivo chiaro da raggiungere in tempi brevi: restituire ai senesi il Santa Maria della Scala, che deve diventare un luogo aperto, attrattivo, stimolante. Un luogo in cui i senesi tornino a respirare la bellezza e la grandezza della nostra città