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Gestione della scuola pubblica debole, continue esternalizzazioni, incapacità di programmazione e di farsi carico dei problemi delle famiglie, un servizio di mensa comunale costoso e insoddisfacente, rapporti logori tra Comune di Siena e comunità scolastica. Si riassume così la politica del sindaco De Mossi e dell’assessore Benini, sostenuti dalla maggioranza di centrodestra su scuole e infanzia.

Invertire il processo di privatizzazione

“Se sarà sindaco – afferma Pacciani – la priorità sarà investire sulla scuola pubblica e invertire, con urgenza, quel processo di privatizzazione messo in atto nel Comune di Siena sulle fasce 0 – 3 anni e 3 – 6 anni. Vogliamo che Siena si riprenda quel primato che ha sempre visto la città svettare ai primi posti nelle classifiche per offerta educativa, servizi e qualità della vita dei più piccoli. In un momento economico difficilissimo, investire sulla scuola pubblica significa garantire ai bambini, al di là del reddito familiare, gli stessi diritti in termini di istruzione, socialità e benessere anche alimentare”.

Il Comune deve tornare a gestire la mensa

“In questi anni purtroppo – continua Fabio Pacciani – il Comune di Siena ha peggiorato servizi un tempo ritenuti esempi virtuosi, a partire dalla mensa scolastica che è diminuita in qualità e aumentata in termini di tariffe. Un peggioramento, segnalato da bambini, insegnanti, famiglie e dall’impegno dell’Osservatorio ‘Viva la Pappa col Pomodoro’, di cui l’amministrazione non si è mai voluta far carico e che ha contribuito a logorare, anche per colpa della prepotenza dell’assessore Benini, il rapporto fiduciario tra Comune e genitori. Nel breve periodo sarà fondamentale che il Comune promuova per la mensa bandi incentrati su parametri di qualità e sulle ore di formazione per il personale addetto al servizio, allontanandosi da quei criteri di massima economicità che hanno provocato tutto questo. Nel lungo periodo invece si dovrà lavorare affinché la mensa torni ad essere gestita dal Comune come sta accadendo in tantissime città italiane”.

Nidi Ape Giramondo e Albero dei Sogni e il prefabbricato in Piazza d’Armi. “La mia volontà come sindaco – continua Pacciani – sarà quella di ricostruire un rapporto costruttivo tra Comune, genitori, educatrici e comunità scolastica attraverso periodici momenti di ascolto e incontro. Confronto e partecipazione che continuano a mancare, come dimostra l’ultima vicenda dei nidi Ape Giramondo e Albero dei Sogni in procinto di essere chiusi e trasferiti, come ha annunciato il Comune, in un prefabbricato in Piazza d’Armi. Quello che è certo è che il Comune di Siena sapendo di aver chiesto fondi PNRR avrebbe dovuto lavorare prima per individuare una soluzione idonea ad ospitare le due strutture con spazi e servizi adeguati per bimbi medi, grandi e lattanti. Il secondo punto è l’assoluta mancanza di partecipazione sia delle famiglie, che ad oggi vivono nell’incertezza, che dei cittadini residenti nelle vicinanze di Piazza d’Armi, i quali si vedranno sottrarre un perimetro importante di un’area verde molto frequentata e vissuta. Di sicuro il ‘cerino’ resterà in mano alla prossima amministrazione che si ritroverà, oltre alle tante questioni irrisolte lasciate dalla giunta De Mossi, a prendere decisioni che sono comunque nate male in termini di trasparenza e di condivisione”.


Fasce Isee per tutti i bambini (anche non residenti). Ripristinare il nido a Renaccio


“La nostra città sta progressivamente invecchiando – conclude Fabio Pacciani – per questo il Comune ha il dovere di sostenere le famiglie, ma soprattutto i più piccoli e lavorare sull’attrattività delle nostre scuole che, per avere una continuità anche nel futuro, avranno sempre più bisogno di accogliere bimbi non residenti. Vanno totalmente riviste le scelte fatte prima dalla giunta Valentini con Anna Ferretti assessore che ha inserito per la prima volta il massimale delle tariffe per i non residenti e ora dalla giunta De Mossi arrivando a far pagare ben 2 euro in più a pasto. Se sarò sindaco e il Polo Civico maggioranza il servizio mensa e quello di trasporto scolastico saranno erogati sulla base della fascia ISEE a tutti i bambini, indipendentemente dalla residenza. Inoltre lavoreremo affinché le scuole dell’infanzia, come accade oggi per le elementari, possano accogliere, sulla base dei posti disponibili, i bambini dei Comuni limitrofi evitando il rischio di chiusura per i plessi più decentrati come le scuole di Ginestreto ‘Mara Meoni’ e Santa Marta, oggi chiuse per lavori e distaccate a Renaccio e a San Miniato. Infine, se è vero che la natalità diminuisce è anche vero che aumentano le richieste delle famiglie per i nidi. Una situazione che potrebbe essere risolta ripristinando la scuola di Renaccio in nido comunale”.