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Dopo oltre un mese dalla mobilitazione è sceso il silenzio 

Dopo oltre un mese dalla mobilitazione a sostegno dei lavoratori Whirlpool, grazie al corteo organizzato da Fim Cisl, Fiom – Cgil, Uilm e Cobas sullo stabilimento di Viale Toselli è sceso il silenzio. Dalle ultime informazioni raccolte abbiamo appreso che a novembre l’azienda senese è stata chiusa per una settimana, come accaduto anche a settembre.

La preoccupazione dei trecento lavoratori Whirlpool continua quindi ad essere grande, in attesa che le promesse fatte prima della campagna elettorale dalle forze politiche si concretizzino, a partire dalla convocazione da parte del Ministero dello sviluppo economico di un tavolo di crisi che veda presenti, oltre alle organizzazioni sindacali, i vertici di Whirlpool, il Comune di Siena e la Regione Toscana.

Credo che sia il momento che tutti, forze politiche e istituzioni, passino dalle parole di solidarietà espresse nel corso della manifestazione di ottobre ai fatti. Il governo si è insediato da un mese ed è quindi venuto il momento che tutte le forze politiche insieme al Comune di Siena e alla Regione chiedano, come promesso, la convocazione urgente del tavolo di crisi al ministro Adolfo Urso. É fondamentale che Siena rimanga compatta al fianco dei lavoratori Whirlpool e continui a tenere alta l’attenzione della comunità locale e del governo nazionale.

Qualche giorno fa Cgil, Cisl e Uil della Toscana hanno sottolineato che l’economia della nostra Regione sta vivendo un forte rallentamento. A Siena purtroppo la situazione non è migliore e il rischio di un nuovo arretramento e di una crisi sociale più difficile di quella che affrontammo nel 2011 è palpabile. In questi mesi purtroppo ho raccolto testimonianze di tanti piccoli e medi imprenditori del commercio e del terziario che arrancano e rischiano di non riuscire a fare fronte ai continui rincari energetici e all’innalzamento dei prezzi delle materie prime dovuti all’inflazione. Credo quindi che sia urgente che il Comune di Siena si faccia promotore, insieme ai sindacati, alla Camera di Commercio e alle associazioni di categoria di un tavolo istituzionale permanente che monitori le situazioni di crisi sia parte attiva nell’agevolare e coordinare tutte le possibili iniziative a sostegno dell’occupazione, dello sviluppo produttivo e della domanda sociale.

Info e contatti. Fabio Pacciani può essere contattato su https://www.fabiopacciani.itsu WhatsApp al numero 331 4117381; via mail a fabio@fabiopacciani.it oppure scrivendo sulla Pagina Facebook.